lunedì 28 settembre 2009

I risultati dei circoli di Trissino, Castelgomberto e Brogliano

Ieri a Trissino nella Sala della Proloco si sono tenute le assemblee congiunte dei Circoli di Trissino Brogliano e Castegomberto. Dopo la presentazione delle mozioni i presenti hanno avviato il dibattito, che ha messo a confronto per la prima volta gli iscritti dei tre circoli. La natura del confronto ha dato spazio alle diverse idee: va sottolineato che per la prima volta gli iscritti si sono confrontati su questioni politiche e non solo organizzative. E' stato possibile ascoltarsi, dibattere e sottolineare le differenti idee che articolano questa fase del congresso, ma la cosa più interessante è stata che gli intervenuti hanno nel complesso sottolineato la necessità di giungere ad una sintesi e di costruire l'unità della nostra forza politica.
Il voto nei circoli di Brogliano(11 votanti su 14 iscritti - 5 Bersani, 3 Franceschini, 3 Marino) e Trissino(34 votanti su 50 iscritti - 25 Bersani, 8 Franceschini, 1 Marino) ha premiato la mozione Bersani, mentre a Castelgomberto(17 votanti su 44 iscritti - 3 Bersani, 10 Franceschini, 3 Marino, 1 Nulla) ha ottenuto più preferenze la mozione Franceschini.
Massimo Follesa


lunedì 21 settembre 2009

Federico Ginato nuovo coordinatore provinciale del Partito Democratico


Da "Il Giornale di Vicenza" di Domenica 20 Settembre 2009, Cronaca, pag. 10, di Antonio Trentin

Federico Ginato coordinatore del Partito democratico del Vicentino.

Succede a Rosanna Filippin, dimissionaria per poter correre la gara a segretaria veneta in quota Pier Luigi Bersani a fine ottobre. Durerà in carica intanto per 7-8 mesi, poi si vedrà. La prossima scadenza per lui e per il Pd berico sarà quando gli 83 circoli comunali e i 3500 iscritti andranno a normale congresso, il primo in provincia, dopo le elezioni regionali di primavera. Il trentacinquenne assessore di Pojana ha avuto ampiezza di consensi nell’assemblea provinciale dei “costituenti” che erano sbucati eletti dalle votazioni popolari del 2007-2008: un organismo, questa assemblea, probabilmente al suo ultimo atto politico importante e prossimamente destinato alla sostituzione con un più tradizionale organismo eletto dalla base, in un normale congresso. Caratteristica della natura di questa “uscente” assemblea nata dal Popolo delle Primarie è stata la candidatura che si è contrapposta a quella del super-pronosticato Ginato, gradito in questa fase - o almeno non sgradito - all’intero ventaglio correntizio che si sta misurando per le leadership nazionale e regionale. Ha provato a contendergli il ruolo, in nome della dialettica interna, Enrica Tessarolo, insegnante di Cartigliano, estranea alle precedenti “radici” partitiche del Pd e quasi sconosciuta all’apparato. Ha trovato le 15 firme di presentazione che servivano dentro l’assemblea dei 164. Ha proposto un suo programma, non alternativo politicamente ma caratterizzato dall’accentuazione dei principi del Pd aperto e partecipato a livello di base. In assemblea - ieri pomeriggio all’Alfa Fiera hotel di Vicenza - ha rappresentato un’opportunissima presenza che ha evitato il grigiore dell’unanimismo. Il risultato, comunque, è stato netto tra i circa due terzi di aventi diritto presentatisi a votare: 70 consensi per Ginato e 20 per la Tessarolo (con 7 schede bianche e 2 nulle).«Recuperare lo spirito del 2007 e del 2008, ritrovare i simpatizzanti che ci avevano dato fiducia»: mentre il Pd si va strutturando in forme meno american-veltroniane di quelle avute per due anni, il comandamento interno resta questo. Dopo la serie di capitomboli elettorali, è il distacco degli entusiasti della prima ora a preoccupare di più il partito. «Osare e un po’ sognare» ha raccomandato a tutti il sindaco vicentino Achille Variati, che nel capoluogo aveva invertito la tendenza. «Mantenere l’unità e ritrovare lo slancio» ha chiesto la Filippin, per venti mesi in prima linea e salutata da un applauso corale e dagli abbracci dei big in sala (dai deputati Calearo e Sbrollini ai consiglieri regionali Berlato Sella e Rizzato), anche lei reduce da una sperimentazione elettorale vincente a Bassano. Sulla gestione di «un Pd più innovativo e veloce» si è impegnato Ginato. Tra gli intervenuti nel dibattito, l’assessore vicentino Antonio Dalla Pozza gli ha raccomandato di curare soprattutto due cose, promettendogli aiuto da parte di tutto il partito provinciale: «Più politica nel territorio» e soprattutto un’attività autonoma staccata dal dibattito interno sulla triade Bersani-Franceschini-Marino e dalle cose solo di casa; e più azione esterna sulle concretezze che tormentano la società vicentina «a partire dalla realtà della crisi e dal problema dei posti di lavoro perduti».

venerdì 18 settembre 2009

Per il consigliere Provinciale Ugo Retis Il Partito Democratico ringrazia per la stima sul proprio percorso congressuale ma “non scimmiotta la Lega …”

Mi permetto di rispondere al senatore Paolo Franco, con il quale ci siamo trovati in sintonia quando si è trattato di difendere unitariamente il territorio dell’ovest vicentino dal blocco degli scarichi industriali delle concerie imposto allora dalla provincia di Verona, volendo precisare alcuni aspetti apparsi nell’editoriale del 7 settembre su “officina delle idee”.

Ringrazio per l’apprezzamento relativo all’importanza del nostro percorso congressuale, che porterà ad una vera discussione interna al Partito, arrivando a delineare non solo che tipo di Partito vogliamo costruire, ma anche quali regole interne credibili vogliamo darci. Regole che mettano in risalto l’importanza della territorialità e dell’autonomia delle scelte, arrivando poi alla consapevolezza di voler costruire una alternativa di Governo sia per il Veneto che per la nostra grande Italia unita, lasciando ai vertici di Partito territoriale anche l’autonomia sulle alleanze che dimostrino basi programmatiche comuni e solide.

Soprattutto crediamo alla nascita di un percorso nuovo e diverso rispetto agli ultimi 20 mesi di Partito, incarnato, per chi la pensa come me, nella figura di Pierluigi Bersani, uomo e amministratore prima locale e poi nazionale, concreto e certo di voler dare una identità chiara al Partito.

Metto in risalto questa nostra volontà a “discutere e confrontarci al nostro interno”, prerogativa che non è mai mancata nella vita di Partito, ma con una prospettiva però diversa e sfidante: “lavorare per far si che che questa nostra modalità, già vissuta nel territorio, diventi “modus vivendi” anche dei nostri vertici nazionali.

Su questo Bersani è stato chiaro quando ci ha incontrati il mese scorso: “nasca nel Veneto un laboratorio nuovo”, dove il Partito raggiunga una propria autonomia finanziaria e decisionale, una incubatrice di idee nuove verso future prospettive di governo. Un Partito non più e non solo dei lavoratori (secondo la vecchia concezione di sinistra) ma un Partito del Lavoro e dell’Impresa …

Le prospettive future sono decisamente sfidanti e nuove, e sono un segno tangibile di un Partito veramente nuovo che vuole cambiare pelle, senza però “svendere” i propri principi tradizionali di solidarietà, di uguaglianza e di inclusione, nel pieno rispetto della legalità.

Questo in poche parole il nostro difficile percorso da costruire, e la ringrazio Senatore Franco per l’auspicio che dimostra “rispetto per l’avversario politico” .

Visto che il senatore Franco si è anche permesso di esprimere un giudizio in casa d’altri relativamente ad alcune scelte di Partito democratico su due provvedimenti, uno provinciale e l’altro a Montecchio Maggiore, esprimo anch’io apertamente due concetti che mi piacerebbe vedere anche in casa d’altri: uno sulla vita interna del partito e l’altra sui principi fondanti che un Partito stesso dovrebbe sentire come linfa propria vitale, non solo come slogan per catturare i cosiddetti “ben pensanti”.

In merito alla Vostra vita interna di Partito intravedo scelte che non hanno nulla a che vedere con l’autonomia dei territori nelle scelte interne del Partito. Mi riferisco alle future scelte sul governatore veneto del prossimo anno. “Lasciate che a decidere il futuro candidato governatore del Veneto sia Bossi e Berlusconi ad Arcore?”

Ma allora come si traduce la vostra voglia di essere federali ed autonomistici? Che sbocco terminale hanno le vostre discussioni interne, che so esserci fortunatamente all’interno della Vostra base, se solamente dovete rispondere ad un si signori …? Lasciate che il Veneto venga governato dalle scelte che faranno due lombardi, ai quali riconosco comunque una grande capacità di leadership politica?

In merito invece ai principi e ai valori che contraddistinguono i nostri Partiti, ricordo al Senatore Franco che il sottoscritto è stato l’unico consigliere provinciale che si è astenuto relativamente al provvedimento sui Dirigenti scolastici. La mia motivazione è stata semplicemente mettendo in risalto il fatto che il PDL in quel momento voleva “scimmiottare” la Lega, su un provvedimento che non avrebbe avuto conseguenze sul risultato finale, in quanto arrivato, peraltro, a tempo scaduto e senza la possibilità di incidere a livello né regionale che nazionale. I colleghi del gruppo, in primis il capogruppo Collareda, hanno invece votato quell’O.d.g. in quanto sfidava la Vostra maggioranza ad intraprendere un ricorso al Consiglio di Stato, che avrebbe così messo in risalto le storture presenti, che anzi le va ad accentuare, in quanto a tutt’oggi il problema dei Dirigenti scolastici non è risolvibile, sia perché non tutte le Regioni hanno applicato correttamente le regole e le leggi, sia perché la riforma Gelmini non ha bloccato questa deriva con regole chiare ed inappellabili.

Sul provvedimento di Montecchio Maggiore non mi esprimo quindi non conosco nel dettaglio la questione; posso comunque affermare che se il PDL per una propria strategia e una propria necessità di visibilità come “Partito del territorio e per il territorio” ha voluto “scimmiottarvi”, di fatto, io credo, rafforzando la Vostra posizione nel territorio, il Partito Democratico non ci sta e non rafforza questa volontà.

Il giochetto, di volerci vedere spaccati al nostro interno issando ad eroi pro-Lega i nostri amministratori Collareda e Scalabrin contro le segreterie locali e nazionali, non funziona!!!

I nostri capisaldi non sono i seppur qualificati nostri Amministratori, ma sono i principi sui quali noi crediamo nella nostra azione quotidiana di buoni amministratori: solidarietà, uguaglianza in quanto prima di tutto esseri umani, rispetto della persona, reciprocità nel fermo rispetto delle regole proprie e altrui, inclusione e tolleranza che sono la prima grande base per instaurare una pace sociale serena, dove sia presente la convivenza di credo e culture diverse…

Su questo mi piacerebbe confrontarmi, ancor prima di aizzare spettri di insicurezza o di violenza anche dove questi fortunatamente in molte zone non sono presenti.

Solo così ci si potrà definire un Partito dove è presente anche una impronta cattolica, che si sappia confrontare su basi solide con la Chiesa, contrariamente da quello che i Vostri Leader nazionali fanno pensando che una “visita pastorale” in Vaticano basti per sistemare tutto …

Io credo di stare dentro un Partito che riesce a far vivere questi principi cattolico-democratici, completato da quella grande tradizione social-democratica che ha saputo disegnare un pezzo di storia importante.

RingraziandoLa senatore Franco per lo spunto che è riuscito a far nascere in me nella risposta data, credo senza alcuna polemica ma con la volontà di far nascere dei dubbi interni anche alla Sua componente politica, cordialmente saluto Lei e i lettori del Giornale di Vicenza.

Ugo Retis

Consigliere provinciale

Partito Democratico

giovedì 17 settembre 2009

Convocazione dell’Assemblea di Circolo 27/09/09 ORE 9.00-12.45 PRESSO LA PROLOCO DI TRISSINO


CIRCOLO DI TRISSINO

Agli iscritti del Circolo del PD di Trissino

Trissino, 15 settembre ’09

Oggetto: convocazione dell’Assemblea di Circolo

Care e cari tesserate/i,

è convocata ai sensi dell’art. 4, comma 9 del Regolamento per lo svolgimento del congresso del Partito Democratico, l’Assemblea del Circolo.
L’Assemblea si svolgerà il giorno


27 settembre 2009 dalle ore 9.00


presso la sede della Proloco di Trissino


Piazza Municipio, 2



con il seguente ordine del giorno:

1) elezione della Presidenza e proposta di composizione del seggio elettorale (Presidente e scrutatori) 9.00;
2) presentazione delle mozioni congressuali ore 9.15;
3) apertura del dibattito ore 10.00;
4) votazione delle mozioni e dei delegati alla convenzione provinciale, ore 11.00 - 12.45

Ricordiamo che l’Assemblea del Circolo in questa fase voterà le mozioni dei candidati alla Segreteria Nazionale in preparazione alle elezioni primarie di domenica 25 ottobre 2009 In quella occasione, voteremo anche il Segretario Regionale del PD del Veneto. Alle tre candidature nazionali infatti, fanno riferimento le tre candidature regionali: Pierluigi Bersani+Rosanna Filippin, Dario Franceschini+Andrea Causin, Ignazio Marino+Felice Casson.
L’Assemblea del Circolo che dà il via alla fase congressuale, è aperta alla partecipazione anche di non iscritti, simpatizzanti ed elettori del Partito Democratico che hanno diritto di parola, però il voto è riservato ai soli iscritti.
Sarà possibile presentare liste dei candidati a delegato della Convenzione provinciale nel corso dell’Assemblea, entro i termini decisi e comunicati dalla Presidenza. Chiunque fosse interessato a dare la propria disponibilità per candidarsi nelle liste per la convenzione provinciale può contattare per la mozione Bersani: Massimo Follesa(3484113926); per la mozione Franceschini: Andrea Storti (0445402472); per la mozione Marino: Vincenzo Cordiano(vcordiano@tiscali.it). Facciamo presente che il Circolo di Trissino può eleggere 3 candidati e che ogni tesserato può candidarsi per una delle mozioni: prendendo contatto con gli incaricati oppure la mattina stessa dell’assemblea.
Cogliamo l’occasione di ricordare che il 19 settembre ’09 presso l’Hotel Alfa a Vicenza in zona Fiera alle ore 15.00 è indetta l’Assemblea Provinciale per delegati aperta anche a tutti gli iscritti per l’elezione del Segretario Provinciale vicentino, poiché da luglio scorso la nostra Segretaria (Rosanna Filippin) si è dimessa. I candidati sono Federico Ginato e Enrica Tessarolo.
In attesa di incontravi in assemblea, vi inviamo un cordiale saluto

I Coordinatori del Circolo
Massimo Follesa Keren Ponzo

domenica 13 settembre 2009

Verso la Convenzione del Circolo del PD di Trissino 27 settembre '09 Sala della Proloco - ore 8.30-13.30

.






















Riunione del direttivo il 15 settembre ’09 alle ore 20.30 presso la sala di Arturo Piccoli in via San Nicolò. La riunione avrà il seguente ordine del giorno:
  1. Programma della convenzione – scaletta – organizzazione logistica
  2. Individuazione delle disponibilità per il tavolo di presidenza
  3. Verifica di eventuali referenti di circolo per le mozioni
  4. Formazione eventuale delle liste di circolo
  5. Incomtro aggiuntivo congiunto delle tre mozioni da tenere a Castelgomberto (da confermare dal Circolo di Castelgomberto)
  6. Primarie del 25 Ottobre.

Aspettiamo in particolare i componenti del direttivo e quanti tra gli iscritti volessero contribuire alla fase congressuale.

martedì 8 settembre 2009

Ricordiamo l'8 settembre del 1943 con la figura di Nuto Revelli

Nuto Revelli e Alessandro Galante Garrone.
63 anni fa molti giovani salirono in montagna e diedero vita alla Resistenza partigiani in montagna. Nuto Revelli fu uno di questi. Da giovane ufficiale formato alla guerra fascista, a comandante di un reparto partigiano di Giustizia e Libertà nelle valli Vermenagna e Stura sul confine francese. Ci racconta le vicende e gli sconvolgimenti che lo portarono a questa scelta in un bel libro che vogliamo usare per ricordare questa data. Alleghiamo di seguito l'introduzione a Le due guerre-guerra fascista e guerra partigiana, che Einaudi pubblicò negli Struzzi nel 2003. Con figure come quelle di Revelli e Galante Garrone sapemmo risollevare il nostro parese dalla guerra fascista e dal fallimento di una nazione come fu l'8 settembre 1943. Revelli sicuramente non vuole farci ricordare questa giorno per una nuova retorica patriottica, ma "..perchè la storia ""vista dal basso"" abbia lo spazio che merita." Massimo Follesa



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Dario Franceschini alla Festa Democratica di Genova

Dario Franceschini debutta da segretario alla festa del partito Democratico nazionale, a Genova. Ma non è il comizio finale, a ottobre ci saranno le primarie e Franceschini si fa intervistare da Gianni Riotta, mentre in settimana sarà il turno di Bersani e Marino.Ingresso in sala sulle note di “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, canzone dell’artista genovese centrata sui migranti, e l’intervista parte proprio dal racconto della giornata in Liguria. Un incontro con i suoi comitati, ad Omegna, e poi una giornata scandita da simboli e memorie da non dimenticare: “Dobbiamo guardare la futuro e deciso dove vogliamo andare non possiamo perdere le nostre radici”. Per questo ha fatto tappa d Albenga, dove i nazisti hanno ammazzato 59 persone, poi a Villa Migone con il presidente dell’ANPI, dove i nazisti firmarono la resa nella mani di un comandante partigiano, e infine nel convento dove è stato composto e suonato per la prima volta l’inno di Mameli. E lancia il monito: “Non c’è nulla di più pericoloso per una democrazia che vedere messi in discussione i valori fondativi condivisi, mai attaccati in passato né da destra, né da sinistra. E quello si è smarrito, se non vigileremo per conservare la memoria noi non faremmo quello che ogni generazione deve fare: raccoglierla e trasmetterla ai figli”.
Guarda il video e leggi gli estratti:
http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/85001/NEWSLETTER/NL040909/merito_e_uguaglianza

lunedì 7 settembre 2009

Per Bersani 7 Sett '09 Cittadella Sociale Valdagno ore 20.45

GUARDA IL VIDEO DI PIERLUIGI BERSANI A MILANO: http://www.bersanisegretario.it/dettaglio/110630/milano_apertura_campagna


Lunedì sera presso la Cittadella Sociale di Valdagno è stata presentata dal comitato provinciale la mozione di Pierluigi Bersani candidato alla segreteria nazionale del PD. La serata è stata aperta da Sergio Fontana che ha introdotto due piccoli interventi di Alberto Trivelli e di Massimo Follesa. La relazione princialpale della mozione è stata tenuta da Claudio Rizzato.

I presenti erano numerosi nonostante il ponte, c’erano almeno 60 persone che non erano poche visto l’allettante ultima vacanza di settembre e considerando che molti venivano da fuori Valdagno (Trissino, Recoaro Castelgomberto). I contenuti degli interventi sono stati puntuali e utili alla discussione, sui quali devo dire che il primo ha toccato i nodi centrali della politica più attuale. Nella sua semplicità ha lanciato quella che è la sfida per questo secolo, e soprattutto per la politica che il nostro partito partito vuole attuare: costruire nella concretezza delle scelte quotidiane il futuro rispetto alle nuove tecnologie, rispetto alle nuove energie, rispetto ad una nuova realtà del disinquinamento, rispetto alla globalizzazione e alla costruzione di un modello sociale, economico e del lavoro sostenibile.
Gli altri interventi sono stati tutti pertinenti e hanno affrontato la questione centrale della fondazione del partito e di una politica che possa costrire l’alternanza all'attuale governo, sollevando dubbi e domande. Queste si sono concentrate sulla caratterizzazione della proposta di Pierluigi Bersani, che in sintesi è stata richiamata da Claudio Rizzato sulle tre sfide per il nostro paese: che italia vogliamo essere, che economia vogliamo diventare e che politica vogliamo attuare. Vi è poi una visione diversa e sostanzialmente più condivisa del partito in cui vi sia una chiara e profonda revisione dei rapporti e del patto con gli iscritti che sono chiamati a concretizzare nei loro territori e con le persone da loro scelte la politica del partito. Vi è poi il fondamentale recupero dello spirito dell’Ulivo con il rilancio di quelle strategie che hanno delineato il campo dell’alternativa riformista e di centrosinistra. In più vi deve essere la chiarezza che un solo partito nel nostro campo non sfonda e non costruisce l’alternanza.

Infine usare il patrimonio della nostra storia e la riscoperta del cammino che ha portato allo spirito dell’Ulivo ha inequivocabili e chiari richiami ai principi costituzionali. Questo sollo nella nostra mozione ha un richiamo fondamentale. Essi sono imprescindibili sia per contrastare l’attuale alleanza della destra, sia per formare un nuovo patto. Si tratta di attuarlo con il nostro paese, che è fatto di cittadini, associazioni, movimenti, gruppi civici, forze tradizionali della sinistra e dell’ambientalismo, per creare una alleanza tra le generazioni, con le realtà economiche e con le altre forze politiche di centro che ora costituiscono l’opposizione di questo paese.
Massimo Follesa


Se foste interessati a dare il vostro contributo nel vostro circolo e a collaborare scriveteci a: bersanivicenza@gmail.com




oppure chiamate il numero 349 2252060 (Giacomo Possamai).



Casson Filippin Causin a Magrè 11/09/09 ore 20.30






domenica 6 settembre 2009

I video della festa demoratica





Cari amici,

alla seconda edizione della Festa Democratica ci sono state tre interviste ai tre candidati della segreteria del PD. Chi non lo avesse ancora fatto può leggerne una sintesi (e guardare i video) sul nostro sito:


Ps: ti ricordiamo che la prossima settimana la scuola politica del PD torna a Cortona. Se vuoi iscriverti a Cultura Democratica sei ancora in tempo.


Ti ricordiamo che l’iscrizione costa 100euro, 50euro fino ai 26 anni di età.


Clicca qui per iscriverti http://www.partitodemocratico.it/servizi/ec/summerschool09/iscrizione.aspx

Felice CASSON il 13 Settembre, ore 10.30 a Vicenza





Ciao,
speriamo di fare cosa gradita segnalandoti alcuni eventi in cui verrà presentata la mozione a sostegno di Ignazio Marino e Felice Casson.

13 Settembre, ore 10.30 - Vicenza
Chiostri di S. Corona
Felice CASSON
candidato segretario regionale
A seguire, alle ore 13, ci sarà un pranzo insieme a Felice alla Trattoria de Gobbi in via Olmo, 52 a Creazzo. Il costo è di 20€ per persona. È importante dare per tempo conferma scrivendo una mail oppure contattando Enrico Peroni (3401433165) o Luigi Creazzo (3408256122).


10 Settembre, ore 20.45 - Montecchio Maggiore
Sala Civica - Montecchio Maggiore
Confronto tra le tre mozioni. Per la mozione Marino parlerà il vice coordinatore provinciale Luigi Creazzo.

10 Settembre, ore 20.30 - Camisano Vicentino
Sede del PD - Via Secondo Rinascimento, 1
Presentazione della mozione da parte del coordinatore provinciale Enrico Peroni.

11 Settembre, ore 20.30 - Schio
Circolo Operaio di Magrè - via Cristoforo Magrè, 69
Confronto tra le tre mozioni. Per la mozione Marino parlerà il vice coordinatore provinciale Luigi Creazzo.

11 Settembre, ore 20.30 - Valdagno
Cittadella Sociale - Viale Regina Margherita, 42
Presentazione della mozione da parte del coordinatore provinciale Enrico Peroni.

12 Settembre, ore 10.00 - Vicenza
Teatro Astra - Contrà delle Barche, 53
Confronto tra le tre mozioni. Per la mozione Marino parlerà il coordinatore provinciale Enrico Peroni.

14 Settembre, ore 20.30 - zona di Thiene
Centro ricreativo ex ACLI - Preara di Montecchio Precalcino
Presentazione della mozione da parte del coordinatore provinciale Enrico Peroni.

15 Settembre, ore 20.30 - Bassano del Grappa
Sala Tolio - Via Jacopo Da Ponte, 37
Presentazione della mozione da parte della coordinatrice regionale Marta Meo.

16 Settembre, ore 20.30 - Dueville
Via Gaetano Rossi, 35
Congresso di zona. Per la mozione Marino sarà presente il coordinatore provinciale Enrico Peroni.

Ti invitiamo inoltre a visitare il nostro sito vicenzapermarino.it in cui puoi trovare tutti i dettagli e rimanere aggiornato sulle nostre iniziative.

Il comitato provinciale
per Ignazio Marino segretario

sabato 5 settembre 2009

Perchè sono in disaccordo con Piero Fassino


Apprezzo la lettera e l'invito che Piero Fassino ha inviato per appoggiare la mozione di Dario, ma sono da 1 anno e mezzo coordinatore del circolo di Trissino (8500 ab. a nord-ovest di Vicenza) che si trova ad essere da troppo tempo in difficoltà nelle azioni politiche sul territorio e di sostegno al progetto del partito.

Di fatto nel territorio si vive una sorta di scollamento tra il livello nazionale del partito e quello territoriale e comunale. Con grande impegno e fatica abbiano raccolto 50 iscrizioni al nostro circolo. Oltre la metà sono persone mai iscritte ad un partito, gli altri sono stati con me iscritti ai DS e prima ancora al PDS i più anziani anche al PCI. Mi sento quasi una sorta di esploratore mandato in un territorio poco noto dove attorno, negli ultimi 10 anni, è esplosa la lega. Con fatica e con grande entusiasmo, insieme agli altri compagni abbiamo organizzato tre primarie (Unione, Segreteria PD, Circoli). Mi sembra che gli esploratori abbiano perso il contatto con i generali o forse viceversa, tra i responsabili di questa cosa credo che ci sia anche tu, e molti di coloro che erano con Veltroni.

Una prova di questo scollamento lo riscontro nelle modalità di voto del congresso, in una sostanziale inutilità dei passaggi nelle convenzioni di circolo, di provincia ecc. Per poter avere una migliore organizzazione, per avere delle primarie ci vogliono i volontari che le organizzino, ci vuole un minimo di struttura e che le sostenga. In una delle recenti riunioni di Coordinamento provinciale per le convenzioni, sono intervenuto lamentando questo fatto e anche l'amaro di contare poco per certa dirigenza che ha generato questa strana modalità congressuale. Qualcuno mi ha risposto che il passaggio congressuale con le primarie avrebbe quasi purificato certe storture della macchina del tesseramento nelle regioni del sud. Qualcuno è giunto a definire gli iscritti e le strutture del partito zavorra, ora io non condivido per niente questa impostazione, ritengo che nella mia poca esperienza politica di aver dato il mio piccolo contributo a questa straordinaria avventura che è il PD. Vorrei che chi lavora e si impegna concretamente, onestamente, possa contare e si confronti con i cittadini da pari. Questo non sta avvennedo, non avverrà e questo va cambiato nel partito.

Sulla base delle dichiarazioni di Piero Fassino mi sento in obbligo di rispondere con queste mie parole perchè le ragioni del mio dissenso siano altrettanto chiare. Oltre a queste ragioni ve ne sono altre che convergono sulla insufficienza della proposta politica finora attuata. Infatti tutti dobbiamo riconoscere come migliore, alla prova dei fatti, quella impostazione che riconosca due poli nel panorama politico e superi l'impostazione di Veltroni. Dobbiamo confrontarci con alleanze aperte e chiare con chi ora è in grado di costruire un progetto di opposizione e di alternativa politica per questo paese. E' indispensabile che chi parla di territori e di forza democratica federata, o di patti con i circoli, lavori anche per farli crescere e non li consideri pascolo o terreno dove solo raccogliere. Chi sta nelle strutture di periferia chiede a al congresso del PD di uscire dal deserto di sale in cui siamo entrati.

Per queste ragioni da coordinatore del mio Circolo ho scelto Bersani, non penso ad una visone passatista per la ricerca di certezze, ma penso che per poter contare nel mio territorio è necessario organizzazione, chiarezza e semplicità delle proposta, nonchè la capacità di attuarle. Finora questo è stato lasciato alla nostra piccola capacità provinciale e locale.

In questa realtà, che deve averne una nazionale forte a cui richiamarsi, chi lavora nel circolo deve contare anche per la organizzazione politica, deve sentire l'orgoglio che stando dalla parte di chi è debole, di chi ha meno e di chi può perdere tutto in questa crisi, da corpo ai valori della sinistra democratica, popolare e cristiana. Questo è risultato chiaro a tutti i livelli soprattutto dopo la fase delle elezioni amministrative.

Anche da prospettive piccole e ridotte come quella del mio territorio, siamo tutti stati costretti a comprendere che per fare ciò che serve al paese e al PD, non vi sono alternative ad un cambio nella direzione politica del nostro partito. Sono indispensabili prospettive nuove anche per il paese e per poterle realizzare sono inprorogabili quelle azioni di lunga durata che coltivino capacità politiche e intelligenze locali che finora non ci sono state.

Massimo Follesa

Piero Fassino: "Perché sto con Dario"

Ho scelto di sostenere la riconferma di Dario Franceschini a Segretario nazionale del Partito Democratico.
L'ho fatto per più ragioni.
Intanto perché Franceschini è stato eletto soltanto nel febbraio scorso e sei mesi sono un tempo troppo breve per chiudere un'esperienza così complessa come la direzione politica di un grande partito. E non credo che accresca il credito del PD offrire l'immagine di un partito che rinnova e cambia i propri dirigenti troppo spesso.Peraltro in questi pochi mesi Franceschini ha dimostrato di essere un dirigente capace di scegliere, decidere e agire.
Ha tenuto la barra dritta sulla laicità confermando il profilo chiaro di un credente laico, consapevole delle responsabilità che la politica ha nei confronti delle persone e delle loro scelte di vita. E mi piace ricordare che - nei mesi in cui si discuteva in Italia di coppie di fatto - Dario Franceschini fu tra i promotori di un'importante lettera sottoscritta da 60 parlamentari della Margherita con la quale, di fronte ad un appello della Conferenza episcopale italiana che chiedeva ai parlamentari credenti di uniformare il loro voto alle loro ragioni di fede, si rispose a chiare lettere che l'essere credente non può far venire meno per chi ricopra incarichi istituzionali, il dovere prioritario di essere fedeli alla Costituzione e alle leggi dello Stato.
Franceschini ha tenuto la barra dritta sulla collocazione europea condividendo la scelta di costruire in Europa un nuovo campo progressista fondato sull'alleanza al Parlamento europeo tra gli eletti del Partito Democratico e gli eletti socialisti e socialdemocratici. Scelta né facile, né scontata e che Franceschini ha praticato e vissuto con coerenza e lealtà.E in una campagna elettorale difficile e in salita, Dario Franceschini ha impresso al nostro agire il profilo di una proposta concreta sui contenuti, sulle esigenze, sui bisogni dei cittadini. Lo ha fatto spendendosi con generosità, passione e stabilendo un rapporto di fiducia e di simpatia con l'elettorato. E ha ottenuto un risultato che, sia pure inferiore all'esito delle elezioni politiche del 2008, non era affatto scontato, alla vigilia del voto.
Ma c'è una ragione ancora più profonda per cui sostengo Franceschini e attiene al PD, al suo carattere di casa comune dei riformisti italiani. Il PD e prima l'Ulivo, lo abbiamo voluto plurale, fondato sull'incontro, la fusione, l'intreccio delle esperienze di donne e uomini provenienti da storie e culture diverse. Abbiamo voluto costruire un Partito che riconoscesse il valore delle differenze e, tenendo conto dell'apporto di ciascuno, fosse in grado di creare contaminazione culturale, pensiero nuovo, identità nuova. E pure in mezzo a difficoltà e limiti, abbiamo cominciato a costruire quel PD che oggi non può e non deve essere omologato a una sola delle culture originarie che lo hanno promosso.
E' un errore pensare che chi viene dai DS e chi viene dalla Margherita debba automaticamente scegliere un Segretario che venga dalla stessa esperienza. Dobbiamo, invece, scegliere un Segretario non guardando alle provenienze di origine, ma al progetto del Partito Democratico e alla sua identità di un partito che mescola, fonde e unisce culture e storie diverse in un progetto per l'Italia che vada oltre il passato e in cui tutti possiamo identificarci insieme.
E Franceschini è il Segretario che offre oggi le maggiori garanzie che il PD mantenga quel profilo largo, aperto e plurale che è essenziale per la funzione nazionale che deve assolvere e per raccogliere quel vasto consenso di milioni di elettori deciso per sfidare la destra e batterla.
Peraltro, proprio perché abbiamo scelto in Europa l'alleanza a Strasburgo con i socialisti - scelta in cui io ho creduto con convinzione - è opportuno e necessario che a gestire l'avvio di tale rapporto sia un Segretario che viene da un percorso diverso, garantendo così al PD quel profilo plurale che è la ragione stessa per cui noi abbiamo voluto e fondato il Partito Democratico.
Certo, la scelta che ho compiuto e che compirà chi mi accompagnerà in questo cammino, non è facile. D'altra parte non ho mai scelto nella mia vita per convenienza o per comodità, né mi sono mai chiesto se una decisione fosse facile, ma se fosse giusta. E sono convinto che sostenere Franceschini sia oggi la scelta giusta per l'Italia, giusta per il Partito Democratico e il suo futuro.
Piero Fassino

Pierluigi Bersani: È il primo congresso del Pd, un congresso davvero fondativo.







Cara iscritta, caro iscritto,
in questi giorni il nostro congresso comincerà a vivere in tutti i circoli. È il primo congresso del Pd, un congresso davvero fondativo. Abbiamo tutti la responsabilità di costruire uno strumento utile all’Italia e agli interessi e ai valori che vogliamo rappresentare.

Il compito dei candidati è quello di dire con chiarezza se ci sia qualcosa da correggere di ciò che abbiamo fatto fin qui e che cosa ci sia da correggere per guardare avanti e dare nuova forza al nostro grande progetto. Le candidature non sono contrapposizioni; sono diverse proposte che si sottopongono agli iscritti e ai cittadini elettori. Loro decideranno, e tutti ci rimetteremo alle loro decisioni.

Per questo la discussione può essere serena, chiara e vera. Un partito, infatti, è una comunità di protagonisti. Alla fine del nostro percorso congressuale dovremo dire parole chiare e nuove all’Italia e avviare un ciclo politico che porti ad una alternativa di governo. Questo è il nostro compito, questa è la nostra responsabilità.
Comunque la pensiate, voglio salutarvi tutti con grande amicizia e solidarietà e augurarvi (e augurarci) buon lavoro.

Pier Luigi Bersani

Segui l'apertura della campagna congressuale, domenica 6 settembre alle ore 17, al Pala Lido di Milano. Diretta su http://www.bersanisegretario.it/ , Rainews24 e RedTV(canale 890 di Sky).
Nei prossimi giorni si svolgeranno i congressi di circolo dove gli iscritti al Pd potranno votare per la mozione Bersani. Informati sulla data del congresso chiamando il circolo Pd a cui sei iscritto.

giovedì 3 settembre 2009

Serata di presentazione della mozione a favore di Pierluigi Bersan

Cara/o iscritto e simpatizzante del Partito Democratico,
desideriamo invitarTi alla serata di presentazione della mozione a favore di Pierluigi Bersani, candidato segretario nazionale del Partito.

Vogliamo illustrarTi e discutere con Te i motivi che ci spingono ad appoggiare la Sua candidatura.

Noi confidiamo nella costruzione di un Partito nuovo che, come dice Bersani, “abbia il coraggio di riconoscere cosa non ha funzionato in questi primi 20 mesi”, trovando poi vigore e forza di ripartire per contribuire alla “costruzione di un Partito Democratico nato per rendere possibile il cambiamento nell’Italia di oggi, per rendere convincente la proposta di Governo”.

http://www.bersanisegretario.it/candidatura
Vogliamo rivolgerci ai nostri aderenti e agli elettori, a coloro che abbiamo smarrito per strada e a coloro che sono impegnati ad attuare il progetto.

Vogliamo che il PD sappia convincere e vincere.
Per questo Ti aspettiamo


LUNEDI’ 7 settembre ’09 alle ore 20.45
presso la Cittadella Sociale di Valdagno in viale Regina Margherita,42

I promotori
Pietro Collareda
Massimo Follesa
Sergio Fontana
Martino Masiero
Claudio Rizzato
Alberto Trivelli



Se foste interessati a dare il vostro contributo nel vostro circolo e a collaborare scriveteci a: bersanivicenza@gmail.com oppure chiamate il numero 349 2252060 (Giacomo Possamai).
il sito:
Cerca un comitato:
il programma;
I promotori per la Provincia di Vicenza:
Diego AlbaneseDaniele BagatellaEnrico BalassoAdolfo BartolomeiDaniela BassettoGianni Beninca' Mauro BeraldinGiuseppe Berlato SellaValter Bettiato FavaGiacomo BezStefano BolcatoMarco BorinLorenzo BroccardoCosimo CacciavillaniLoredana CalgaroElisa Valentina CarolloAlberto CarpenedoGiorgia CecchinatoCarlo CiscatoPietro CollaredaSonia Dalla Ca'Stefano Dal Pra' Giovanni DiamantiGiuseppe DoppioMichele FaggionMassimo FollesaSergio FontanaRosanna FilippinStefano FracassoGianluca GhirigattoSilvano GolinAngelo GuzzoGabriele GuzzoUmberto LagoFrancesca LazzariEdoardo LorenziAlberto MacilottiErika MagnaboscoFabio ManteseAndrea MarchettiManuel MarinMartino MasieroEnrico MastrottoElena MauroEnrico MichelazzoNazzareno MilaniAlessandra MorettiAngelo MuracaGigi PolettoAdelmo PalezzaSilene PalezzaLuciano ParolinSamantha PegoraroSandro PezzelleJacopo PieropanStefano PoggiGiacomo PossamaiGiulia PrianteGiuseppe ProfessioneMarino QuaresiminGiuliano RaimondoGiovanni ReginatoUgo RetisVincenzo RiboniAlberto RigonClaudio RizzatoLuca RossettiCristina RossiIsabella SalaLuciano SansonGiorgio SantacaterinaPaola ScanagattaElena ScolaroGiovanni SelmoFabio SivieroMaria Antonietta Spiller Maurizio ThieneDominique TomasiMarta ToninGiancarlo TrevisanAlberto TrivelliRoman TrushanovGiulia TurraGiampaolo ValerioClaudio VeroneseSilvano VeroneseAndrea VezzaroAndrea VicentiniRenato Vivian



Appello di Dario Franceschini

Il PD è nato per dare risposte innovative e valoriali condivise ai profondi cambiamenti intervenuti nella nostra società, ricercando la convergenza tra diverse concezioni culturali, etiche e religiose nell'elaborazione di un pensiero nuovo. Ritroviamo questa tensione ideale nella mozione presentata da Dario Franceschini per il futuro dell'Italia, nelle parole chiave: fiducia, regole, uguaglianza, merito, qualità e nella scelta coerente di voler dare solidità al partito, ancorando la sua identità, l'analisi e l'azione all'intelligenza e alla passione politica sia dei militanti che degli elettori. Tra le proposte vi segnaliamo in particolare quelle relative all'infanzia e all'adolescenza, alla famiglia http://www.consultarodari.org/mozionefranceschini/famiglia.html e alla scuola http://www.consultarodari.org/mozionefranceschini/scuola.html.

Vogliamo che il Congresso sia un momento vero di discussione sui temi essenziali che riguardano la vita dei cittadini, a partire da quelli che stanno a cuore alle famiglie, per questo stiamo preparando un'iniziativa tematica con Dario Franceschini che si terrà a Roma nella seconda metà di settembre in orario e sede che vi comunicheremo successivamente.Se intendete partecipare al dibattito su questi temi e/o intendete formare un comitato tematico nel vostro territorio, aperto a iscritti e non iscritti, vi invitiamo a prendere contatto con noi. l.fattori@partitodemocratico.it

Martedì 1 settembre 2009

il testo integrale della mozione http://www.dariofranceschini.it/http://www.consultarodari.org/

martedì 1 settembre 2009

Ignazio Marino Vivi il PD


Vivi il PD
Farti venir voglia di vivere il PD, è questa la nostra sfida.Farti sentire rappresentato da un partito che dà voce alle aspirazioni di cambiamento e libertà che si muovono in Italia.
Il PD che ti faremo vivere sarà l’anticipazione del Paese che vogliamo costruire: libero da potentati, che valorizzi il merito di chi lavora e studia, che allarga e rafforza le libertà della persona.
Il nostro PD sarà lo strumento più efficace per cambiare l’Italia,
è questo il partito che vogliamo farti vivere.
Un partito che riparta dalle persone. Dalla qualità e dai bisogni delle loro vite, dalle loro attese e speranze.
Un partito che abbia una direzione politica chiara, frutto della partecipazione dei suoi aderenti e sostenitori.
Un partito che abbia un assetto federale e riconosca l’autonomia dei territori e dei circoli.
Un partito che si assuma la responsabilità di quello che propone.
Un partito aperto e trasparente come vorremmo che fosse il nostro Paese.
Un partito dal respiro maggioritario, che stabilizzi il bipolarismo, che costruisca le alleanze a partire da quello che vuole per il Paese.
Un partito che si dia delle regole comprensibili e semplici, che siano rispettate.
Un partito che rispetti le diverse sensibilità che ne fanno parte, aprendo un dibattito inclusivo e responsabile.
Un partito che abbia a cuore i diritti di tutti. Un partito laico.Farti venir voglia di vivere il PD, è questa la nostra sfida.Farti sentire rappresentato da un partito che dà voce alle aspirazioni di cambiamento e libertà che si muovono in Italia.
Il PD che ti faremo vivere sarà l’anticipazione del Paese che vogliamo costruire: libero da potentati, che valorizzi il merito di chi lavora e studia, che allarga e rafforza le libertà della persona.
Il nostro PD sarà lo strumento più efficace per cambiare l’Italia,
è questo il partito che vogliamo farti vivere.
Un partito che riparta dalle persone. Dalla qualità e dai bisogni delle loro vite, dalle loro attese e speranze.
Un partito che abbia una direzione politica chiara, frutto della partecipazione dei suoi aderenti e sostenitori.
Un partito che abbia un assetto federale e riconosca l’autonomia dei territori e dei circoli.
Un partito che si assuma la responsabilità di quello che propone.
Un partito aperto e trasparente come vorremmo che fosse il nostro Paese.
Un partito dal respiro maggioritario, che stabilizzi il bipolarismo, che costruisca le alleanze a partire da quello che vuole per il Paese.
Un partito che si dia delle regole comprensibili e semplici, che siano rispettate.
Un partito che rispetti le diverse sensibilità che ne fanno parte, aprendo un dibattito inclusivo e responsabile.
Un partito che abbia a cuore i diritti di tutti. Un partito laico.
Se vuoi vedere il programma digita: http://www.ignaziomarino.it/programma/