lunedì 4 ottobre 2010

IL TERRITORIO DI TRISSINO TRA ECONOMIA, LAVORO, PEDEMONTANA E PIANO KORIS







Venerdì 1 ottobre ’10 alle ore 12.00 a Trissino presso il piazzale antistante il cantiere del Piano di Lottizzazione Koris lungo la ex S.S. 246 il Consigliere Comunale Gerardo Lupo del Gruppo Consiliare Cittadini Attivi Trissino anch’io! e il segretario del Circolo del PD di Trissino  hanno tenuto una conferenza stampa sul territorio di Trissino tra economia, Pedemontana e Piano Koris. Alleghiamo in estratto alcuni spunti per chiarire la nostra presa di posizione e il video del cantiere.
1. Il Piano di lottizzazione Koris è in fase di rapida avanzata, la Giunta e il Sindaco si chiamano fuori dichiarano di essere spettatori e di agire per nuovi posti di lavoro, ma questi posti sono basati sull'uscita da una crisi che avrà ripresa senza nuova occupazione.
2. Sulla questione dei reperti archeologici vogliamo chiudere questa querelle che ormai già da tempo ha chiuso anche la soprintendenza di Padova, a nostro giudizio commettendo un errore di sottovalutazione.
3. Il tema del lavoro e degli scenari di sviluppo e mantenimento del benessere sono centrali, sono la sfida.GUARDA IL VIDEO DEL CANTIERE



1.      Il Piano di lottizzazione Koris è in fase di rapida avanzata, la Giunta e il Sindaco si chiamano fuori dichiarano di essere spettatori e di agire per nuovi posti di lavoro.
1.1.         Una nuova generazione di trissinesi in politica non può dirsi spettatrice: nel 2010 un amministratore non può rappresentare gli interessi pubblici da spettatore, ma deve essere parte in campo e mitigare l’interesse privato altrimenti rischia di essere al fianco dell’unico interesse in campo quello privato.
1.2.       Una nuova generazione di trissinesi in politica non può dirsi spettatrice: nel 2010 un amministratore non può rappresentare gli interessi pubblici da spettatore, ma deve essere parte in campo e mitigare l’interesse privato altrimenti rischia di essere al fianco dell’unico interesse in campo quello privato.
1.3.       La convenzione che il Consiglio Comunale ha approvato il 15 luglio 2010 per il P. di L., richiama atti del 2005 relativi alla sicurezza per la vicinanza alla Miteni soggetta alla Legge Seveso e contiene il vulnus che consente di posticipare le opere di urbanizzazione.
1.4.       Noi chiediamo ancora al Consiglio Comunale, di acquisire il documento dei rischi e per la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini posseduto dalla Miteni, datato 2009. Chiediamo al Sindaco di procedere ad una ulteriore verifica del Piano Koris chiedendo alla Miteni il documento citato poiché in esso sono contenuti numeri e distanze chiare sul rischio di inalazione da cloro e di conseguente asfissia.
2.      Sulla questione dei reperti archeologici vogliamo chiudere questa querelle che ormai già da tempo ha chiuso anche la soprintendenza di Padova, a nostro giudizio commettendo un errore di sottovalutazione.
2.1.       Sulla base dei testi d’archivio e sulla base delle mappe pubblicate in vari libri di storia sosteniamo che quei resti e quegli allineamenti di pietre siano opere idrauliche dei mulini presenti nella Colombara, sono note come roggia dei mulini e presenti sin dal 1200. Certamente descritte e disegnate dal 1500.
2.2.      Quello che più ci sorprende è che i nostri spettatori in giunta stanno a guardare il degrado del patrimonio archeologico di Trissino: guardano ma non vedono che si sarebbe potuto chiedere la valorizzazione della roggia molini come percorso di archeologia dalla contrada dei mulini attraverso San Rocco fino alla Colombara - guardano ma non vedono il disastro degli scavi archeologici del villaggio paleoveneto con fornace e santuario divinatorio del Colle del Cimitero - guardano ma non vedono la risorsa turistica dei percorsi delle scalette che portano alla piazza G.G. Trissino della chiesa di Sant’Andrea in completo abbandono neanche fosse una piazza di periferia e non una delle più belle piazze della nostra Provincia - guardano ma non vedono che le sei ville storiche presenti nel territorio del capoluogo oltre al parco di villa Trissino. non sono ancora legate da un itinerario di visita e di documentazione. Dimenticanze gravi che rischiano di cancellare le nostre radici e nuove possibilità di lavoro
2.3.      Si lancia la valorizzazione del territorio attorno ad eventi enogastronomici e alla promozione della collina di Trissino : cosa faremo dopo la lottizzazione Koris, mangeremo gnocchi seduti a Selva e con il piatto appoggiato sui tetti dei capannoni? Ma per questo bisogna avere un programma e idee nuove e certamente non essere spettatori.
3.      Il tema del lavoro e degli scenari di sviluppo e mantenimento del benessere sono centrali, sono la sfida.
3.1.       Abbiamo seri dubbi che il Piano Koris e la Pedemontana potranno garantire nuovi posti di lavoro poiché sono in aperto contrasto e alternativi alla valorizzazione del territorio perché minacciano le sue risorse: La Roggia dei Mulini, la chiesa di san Rocco, la Colombara, l’ex Filanda di viale Venezia.
3.2.      In questa sfida Il Piano Koris costituisce una precisa dichiarazione: primo o poi la Miteni dovrà andarsene poiché il cloro è incompatibile con la piena realizzazione della lottizzazione e con le funzioni insediabili. Perderemo così circa 150 posti di lavoro e un mattone del ciclo del cloro, strategico nelle produzioni avanzate.
3.3.      Il Sindaco è veramente disponibile a sacrificare posti di lavoro certi, una struttura strategica per l’Italia e l’ultimo territorio di campagna insediato dal 1200, in una zona a rischio di incidente rilevante per garantire un tipo di lavoro e attività tutt’ora ignote. Questo è il frutto più amaro di un cerchio che si chiude, e che è iniziato nel 2005 e che ha portato la Pedemontana in galleria sotto al monte Colombara dietro alla Miteni.
3.4.      Il Sindaco di Trissino è in grado di dirci da chi saranno occupate le circa 30 utenze previste per gli allacci elettrici e telefonici nella lottizzazione. Il Sindaco possiede almeno una previsione, un elenco sulle attività che si insedieranno e quanti saranno gli occupati, è in grado di presentare un piano socio economico per lo sviluppo e il rilancio delle aree industriali di Trissino? Confida solo nell’iniziativa privata e nella Pedemontana?
3.5.      Siamo consapevoli che questa lottizzazione è il blocco della mobilità per le zone produttive a sud di Castelgomberto e di Trissino, le cui merci sono costrette a muoversi verso il casello della Pedemontana di Castelgomberto sulla ex 246?
3.6.      La crisi riguarda anche chi le strade le ha già e l’iniziativa privata ha portato le attività produttive all’estero. Siamo costretti a confidare in nuovo lavoro: quale sarà per occupare 27.000 mq di capannoni con circa 30 unità produttive? Siamo consapevole che 1/3 degli oltre1100 capannoni attorno alla Miteni e al Piano Koris sono vuoti, che la lottizzazione delle Postole a Castelgomberto è ferma e incompleta, che il secondo bando dell’ampliamento del PIP dei Tomasoni a Valdagno è andato deserto
3.7.      Il PRG di Trissino impone già dei vincoli agli insediamenti previsti dalle norme che impediscono ad esempio l’insediamento di attività altamente inquinanti come la concia proprio in quell’area. Se si possono impedire tipologie e funzioni si possono favorirne altre e si poteva limitare l’attuazione del P. di L. Koris all’effettivo insediamento di nuove attività produttive come predisposto a Valdagno per il nuovo PIP ai Tomasoni.
3.8.      La variante al PRG e il nuovo PAT sono fermi: perché sono passati quasi due anni senza che se ne parlasse, c’è da chiedersi perchè il PAT arrivi adesso in conferenza capigruppo del Consiglio Comunale di Trissino, dopo che  i buoi della Koris sono scappati?  
3.9.      La Lega Nord prontissima sulla sicurezza lo è meno sullo sviluppo del territorio e sulla sua gestione, anche nel campo del rilancio produttivo ed economico e sul mantenimento dei livelli di benessere è spettatrice, aspetta la proposta da contrattare, il cambio al vertice regionale da segnali preoccupanti nella riconferma del metodo Galan: prima i veneti meglio se li conosco di persona.
3.10.    La vicenda della Pedemontana a Trissino, del Piano Koris risponde a logiche che approfittano del fatto che, gli amministratori pubblici, in questo caso Sindaco, Giunta e la nuova maggioranza nel Consiglio Comunale LN e PDL di Trissino si siano fatti spettatori.
Massmo Follesa e Gerardo Lupo

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