Dario Franceschini debutta da segretario alla festa del partito Democratico nazionale, a Genova. Ma non è il comizio finale, a ottobre ci saranno le primarie e Franceschini si fa intervistare da Gianni Riotta, mentre in settimana sarà il turno di Bersani e Marino.Ingresso in sala sulle note di “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, canzone dell’artista genovese centrata sui migranti, e l’intervista parte proprio dal racconto della giornata in Liguria. Un incontro con i suoi comitati, ad Omegna, e poi una giornata scandita da simboli e memorie da non dimenticare: “Dobbiamo guardare la futuro e deciso dove vogliamo andare non possiamo perdere le nostre radici”. Per questo ha fatto tappa d Albenga, dove i nazisti hanno ammazzato 59 persone, poi a Villa Migone con il presidente dell’ANPI, dove i nazisti firmarono la resa nella mani di un comandante partigiano, e infine nel convento dove è stato composto e suonato per la prima volta l’inno di Mameli. E lancia il monito: “Non c’è nulla di più pericoloso per una democrazia che vedere messi in discussione i valori fondativi condivisi, mai attaccati in passato né da destra, né da sinistra. E quello si è smarrito, se non vigileremo per conservare la memoria noi non faremmo quello che ogni generazione deve fare: raccoglierla e trasmetterla ai figli”.
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http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/85001/NEWSLETTER/NL040909/merito_e_uguaglianza
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