A Trissino ha votato per i 4 referendum oltre il 52% degli elettori. E' un dato valido nella chiave della rappresentazione politica locale. Si tratta di un segnale importante sul radicamento delle forze di centro destra in generale e della Lega Nord, in particolare nella nostra Valle e nel Veneto (clicca per i dati). Credo che molti elettori, che si riconoscono nel terzo polo o in esponenti di quell'area politica, abbiano fatto una scelta importante spostando il consenso verso i temi del bene comune. E' un segnale rispetto ad una politica che finora ha sempre dato risposte solo all'interesse privato. La comunità dei cattolici ha dato un chiaro segnale anche nel nostro territorio. E' un segnale che in chiave locale va colto e noi del PD a Trissino dobbiamo saperlo interpretare. Il frutto del lavoro compiuto è chiaro dai dati che sono pubblicati nel sito del Comune. E' un risultato concreto importante, che per un mese ci ha visti a fianco del comitato promotore del referendum dell'acqua: è stata una collaborazione proficua che ci ha avvicinati.
La nostra scelta nella campagna per l'ultima settimana è stata quella di non politicizzare eccessivamente la comunicazione, per questo ci siamo astenuti dall'intasare con volantini e con la nostra presenza le case e i seggi. E' stata una impostazione che si è dimostrata giusta. Quello che più interessa sottolineare qui è che i temi del rispetto della vita, dell'ambiente, della salvaguardia del territorio e del rispetto e dell'uguaglianza tra cittadini sono temi su cui anche a Trissino le persone sono disponibili a mobilitarsi. E' la migliore risposta alle questioni che abbiamo posto su scelte irragionevoli come quelle che ha fatto l'attuale giunta leghista sul Piano Koris.
La nostra scelta nella campagna per l'ultima settimana è stata quella di non politicizzare eccessivamente la comunicazione, per questo ci siamo astenuti dall'intasare con volantini e con la nostra presenza le case e i seggi. E' stata una impostazione che si è dimostrata giusta. Quello che più interessa sottolineare qui è che i temi del rispetto della vita, dell'ambiente, della salvaguardia del territorio e del rispetto e dell'uguaglianza tra cittadini sono temi su cui anche a Trissino le persone sono disponibili a mobilitarsi. E' la migliore risposta alle questioni che abbiamo posto su scelte irragionevoli come quelle che ha fatto l'attuale giunta leghista sul Piano Koris.
E' la migliore risposta senza tante polemiche all'assurda palazzata di viale della Stazione. I beni comuni sono questioni che i cittadini di Trissino, come tantissimi altri in Italia, hanno compreso. Questo tema va colto e portato oltre l'autoreferenzialità del sistema politico per tornare a parlare con le donne e gli uomini. Un ultimo accenno è stata la partecipazione a Trissino di due categorie sociali che sono gli anziani e soprattutto i giovani. Questi ultimi sono andati a votare e hanno deciso di interessarsi di politica, i primi invece hanno dimostrato di reagire al qualunquismo del tanto sono tutti uguali, questo è avvenuto anche a Trissino. La responsabilità del nostro circolo e del nostro partito provinciale è quella di comprendere che questi temi sono strategici, e che vanno coniugati ai valori e agli interessi della comunità con quelli dei ceti produttivi, impostando una proposta politica che costruisca una nuova civitas post berlusconiana e leghista.
Massimo Follesa
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